top of page
Cerca
  • Immagine del redattoreMarco Pietra

ANALISI DEGLI EVENTI ARITMICI INFREQUENTI: IL RUOLO DEL “LOOP RECORDER” ESTERNO: LA TELECARDIOLOGIA


Un limite della registrazione Holter ECG delle 24 ore (metodica adottata da tempo per

registrare l’attività elettrica cardiaca in uno spazio di tempo limitato) è la scarsa utilità nel

documentare gli episodi aritmici meno frequenti, cioè quegli episodi che si presentano

occasionalmente e soprattutto con una cadenza molto variabile nel tempo.

A tale scopo i sistemi di registrazione dell’Elettrocardiogramma tipo “Loop Recorder” eterno

(dispositivo, cioè, applicato alla superficIe cutanea) hanno evidenziato , in alcuni studi

controllati, una maggiore risoluzione diagnostica e un miglior rapporto costo-beneficio. Sono

dotati di memoria e pertanto possono mostrare la registrazione ECG nei minuti precedenti

l’attivazione, consentono la visualizzazione dell’inizio dell’aritmia (spesso fondamentale ai

fini diagnostici e terapeutici) ed alcuni casi (come quello da noi utilizzato nel nostro Centro

Medico) possono effettuare una trasmissione telefonica dell’ECG.

I campi di applicazione nei quali più frequentemente viene usato il “Loop Recorder” esterno

sono quelli del cardiopalmo infrequente e della sincope o della pre - sincope.

PAZIENTI CON ACCESSI DI CARDIOPALMO INFREQUENTE:

L’Holter ECG delle 24 ore è ancora oggi la metodica più utilizzata nella pratica clinica nel

ricerca di documentare gli eventi di cardiopalmo parossistico nonostante abbia dimostrato

essere di scarsa utilità in quanto consente la diagnosi solo nei rari casi in cui l’aritmia

compare nella giornata del monitoraggio.

Studi retrospettivi e prospettici sulle capacità diagnostiche del “Loop Recorder” esterno, in

pazienti con cardiopalmo parossistico, hanno dimostrato una risoluzione diagnostica variabile dal 66 % al 92 %.

PAZIENTI CON EPISODI SINCOPALI E PRE – SINCOPALI:

Il “Loop Recorder” esterno si è rivelato essere superiore alla registrazione Holter ECG delle

24 ore nel documentare se un episodio sincopale abbia o meno una genesi aritmica.

Gli studi condotti hanno mostrato una capacità di risoluzione diagnostica variabile tra il 25 %

ed il 56 % (ma probabilmente il dato è sottostimato perché spesso il substrato aritmico della

sincope è diverso da quello della pre – sincope) e pertanto viene consigliato nella diagnosi

solo di quei casi in cui gli episodi sincopali siano piuttosto frequenti

INDICAZIONI PIU' FREQUENTI:

• Diagnosi di pazienti con aritmie sintomatiche o asintomatiche anche con eventi sporadici nel

tempo (ad esempio nei pazienti affetti da capogiri, in quelli con palpitazioni o nel quadri

riferiti o manifesti di sincope da causa ignota).

• Monitoraggio di pazienti con scompenso cardiaco.

• Monitoraggio di pazienti in terapia farmacologica per disturbi del ritmo.

• Sorveglianza e monitoraggio di pacemaker e ICD.

• Follow-up post operatorio in pazienti soggetti ad ablazione del Nodo AV, oppure di aritmie

sopraventricolari più complesse come la fibrillazione atriale o il flutter atriale.

58 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

QUALI AMICI E QUALI I NEMICI DELL’IPERTENSIONE A TAVOLA?

Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata è il primo passo verso una buona salute, assicurano gli esperti. Soprattutto quando si parla di ipertensione: per abbassare una pressione un po’ troppo alt

ECOCARDIOGRAMMA

Cos'è l'ecocardiografia: E’ una ecografia eseguita a livello cardiaco, cioè un’indagine strumentale che utilizza gli ultrasuoni per esplorare l'anatomia e la funzione del cuore. Pertanto è una metodic

bottom of page